La Calcara di Torre Salsa ( Video Campi Estivi 2012 )


Il seguente video è stato realizzato durante l'escursione alla riserva naturale Torre Salsa, nell'ambito del programma dei Campi Estivi Siculiana 2012. Le riprese riguardano la Calcara di Torre Salsa, tipica struttura di lavoro che serviva a  manipolare la roccia  per ricavarne una polvere  gessosa. Tale polvere veniva utilizzata per la costruzione delle tradizionali abitazioni locali.


La Calcara era un grande forno che serviva per “ cuocere”  i sassi di calcare e ottenere così la calce. Presso tutto il territorio siculianese esistevano fino a 50/60 anni fa numerose Calcare. Il lavoro presso le calcare ha rappresentato per secoli, una fonte di guadagno per numerose famiglie locali poiché la calce  veniva  utilizzata per realizzare le tradizionali abitazioni locali: basti pensare che ad esempio il centro storico di Siculiana è composto di materiale gessoso, e la calce utilizzata veniva prodotta proprio grazie all'accensione delle numerose calcare dislocate nel terriorio locale.

Disegno di una Calcara in funzione
 La struttura: aveva una forma cilindrica ed in parte era infossata nel terreno. In genere la calcara era costituita da sassi non calcarei, mentre al suo interno venivano posti i massi di calcare, i quali cotti ad altissime temperature si trasformano in calce viva. Per permettere la cottura dei sassi,  serviva un fuoco molto vivo, alimentato dalla legna.
 Calcara di Torre Salsa ( Foto dei Campi Estivi 2012)
 I sassi che riempivano la calcara avevano una disposizione ben precisa, frutto di una particolare tecnica di assemblaggio. Si iniziava realizzando, con i massi, una struttura simile ad una “V” sul perimetro di base del cilindro; successivamente si aggiungevano altri  sassi  facendoli sporgere un poco verso il centro, fino a quando si costruiva una piccola camera, simile ad una grotta. Quest'ultima  si restringeva fino a chiudersi a circa un metro e mezzo d’altezza. Si continuava ad aggiungere sassi, via via di dimensioni minori, fino a creare una specie di montagnola dalla forma conica ( la parte sommitale di tutta la struttura ). Al centro, si inseriva un palo, il quale fungeva da camino. A circondare la parte esterna superiore, venivano messi dei sassi triangolari, che avevano la funzione di sostegno.

 La Lavorazione della Calce. Quando la struttura era pronta si provvedeva ad accendere il fuoco all’interno della camera di combustione. La legna da ardere, raccolta in fascine, veniva introdotta nella calcara  con l’aiuto di un attrezzo in legno o ferro dal lungo manico. Il calore raggiungeva la temperatura di 800/900°C circa e favoriva la dissociazione del calcare in calce viva e anidride carbonica, quest'ultima liberata nell’aria. A questo punto le pietre, divenute biancastre e friabili, venivano frantumate con delle mazze ricavandone una polvere.  Da questa polvere si ricavava del materiale da costruzione, intonaco e malte che unite a pietre calcaree davano vita all'architettura popolare locale. 
Osservando le numerose costruzioni gessose ancora presenti nel centro storico di Siculiana, nonché le tipologie degli innumerevoli ruderi sparsi qua e la tra le campagne nostrane,  ci si rende conto della straordinaria importanza delle calcare nella tradizione locale. 

         IL Presidente dell'ALT
Associazione Leisure and Tourisme
        STEFANO SIRACUSA

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